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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 26 settembre 2021

Vangelo di Marco 9,38-48

In quel tempo Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.  Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.  E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.  E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, doveil loro verme non muore e il fuoco non si estingue.

Resi piccoli per accogliere il Regno di Dio
 
Il vangelo di questa domenica si pone in continuità con il brano di domenica scorsa, e mette in evidenza il senso di appartenenza alla comunità, rispetto a chi, compiva prodigi in nome di Gesù, pur non facendo parte della comunità. Inoltre Gesù manifesta la sua attenzione verso i piccoli, verso coloro che sono disponibili ad accogliere il Regno di Dio. Lo spunto per l’insegnamento di Gesù giunge da una comunicazione di Giovanni: “
«Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Gesù comprende che il gruppo dei discepoli si sente depositario di attenzioni e privilegi speciali, e, con le sue parole vuole ridimensionare l’affermazione di Giovanni e dei discepoli: “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me”. Queste parole di Gesù fanno capire che lo Spirito Santo agisce ed opera senza confini, e che la comunità cristiana è molto più grande del numero ristretto dei discepoli. Il banco di prova del cristiano e del discepolo di Gesù, non sono le richieste e i privilegi, ma il mettersi al servizio dei fratelli: “chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, non perderà la sua ricompensa”.
Coloro la nostra mente devono aprirsi all’accoglienza di tutti, nel nome di Gesù. Appartenere a Gesù ed essere suoi piccoli e dei semplici. Pur essendo discepoli, capita spesso di dare scandalo e non testimoniare il nome di vangelo. Tagliare dal nostro coro la mano o il piede o un occhio, significa rimodulare la nostra fede e darci brano di vangelo ci chiediamo: come mi comporto verso coloro che non fanno arte della mia comunità civile fratelli? Con il mio modo di vivere il vangelo, rischio di scandalizzare i fratelli? Per crescere nella fede ed tutto come un dono e non come un diritto e un privilegio.
 
Fr Giuseppe Piga
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