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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 11 luglio 2021

Vangelo di Marco 6,7-13

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Inviati ad annunziare il vangelo
 
Dopo l’esperienza difficile di Gesù a Nazareth, e l’incredulità dei suoi concittadini, Gesù rirende il cammino verso altri villaggi, per annunziare la Buona Novella. La pagina odierna racconta l’invio in missione, degli apostoli, e, gli insegnamenti di Gesù sono molto importanti per gli apostoli e per tutta la Chiesa, sino ad oggi. Gesù chiama, invia in missione, indica le modalità e tratteggia gli atteggiamenti di colui che va ad annunziare il vangelo. La chiamata degli apostoli è innanzitutto un volerli vicino a sé, e renderli partecipi della sua missione: “dava loro potere sugli spiriti impuri”. Inoltre Gesù consegna alcune raccomandazioni: “non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone”. Per andare in missione viene chiesto di privarsi di
ogni sicurezza umana: “né pane, né sacca, né denaro”, e sapere che l’unica forza viene dalle parole del Maestro e Signore Gesù. Il privarsi delle sicurezze corrisponde ad atteggiamenti e modalità per condurre la missione: ”entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro” A differenza di altri che non sono discepoli di Gesù, i suoi si distinguono per essenzialità, e perché sono inviati da Lui. Gli apostoli predicano, scacciano i demoni, ungevano con olio i malati e li guarivano. Molto importante comprendere che Gesù invia gli apostoli in missione, con l’impegno e la responsabilità di un annunzio fatto di testimonianza vita, di atteggiamenti, scelte, e di parole.
Chi annunzia il vangelo non 
cerca il primo posto, il privilegio, o gli onori, ma sa stare tra la gente in modo semplice e grato, accogliendo quanto il Signore, attraverso le persone e le situazioni, mette a disposizione. Possiamo dire che l’apostolo
vive e sperimenta l’ospitalità, vive la comunione con gli altri, condivide con gli ultimi e gli esclusi e li accoglie nella propria vita. Gli apostoli sanno vivere la dimensione della missione e dell’annuncio, perché hanno vissuto la dimensione dell’ascolto di Gesù e sono stati con Lui. Anche noi, come gli apostoli, siamo chiamati ad annunciare il vangelo e la conversione al Signore, ma nella misura in cui anche noi facciamo l’esperienza della nostra continua conversione al Signore. Questo ci permetterà di essere segno di speranza per chi, nella fragilità e sofferenza della vita, attende la lieta notizia del vangelo.
 
Fr Giuseppe Piga
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