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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 23 maggio 2021

Vangelo di Giovanni 15,26-27;16,12-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».


Inondati dal fuoco dello Spirito per annunciare la salvezza
 
La solennità della Pentecoste, che celebriamo in questa domenica, conclude il tempo di pasqua, nel suo cinquantesimo giorno. Se per gli ebrei, era celebrata come la festa della primavera, per noi cristiani, è la festa dell’effusione dello Spirito Santo. Domenica scorsa abbiamo celebrato la festa dell’Ascensione: Gesù, dopo la sua resurrezione, è apparso molte volte agli apostoli e discepoli, per confermarli nella fede, e infine sale al cielo garantendo di rimanere con i suoi, sino alla fine del mondo, e promette il dono dello Spirito Santo. Si apre per la prima comunità cristiana il tempo nuovo, il tempo in cui sarà guidata e sostenuta dallo Spirito. L’evangelista Giovanni sottolinea le parole di Gesù: “Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, egli darà testimonianza di me”.
Lo Spirito Santo scende sulla comunità e anima, accompagna e 
custodisce i discepoli di Gesù. Lo Spirito testimonia la presenza di Dio amore che viene a noi e ci chiede di accoglierlo, non per forza ma liberamente e con gioia. Lo Spirito ci rende capaci di capire e vivere il mistero dell’amore di Dio, accogliendo le parole di Gesù. In realtà l’effusione dello Spirito Santo segna la nascita della Chiesa, a cui viene consegnato il mandato dell’annunzio del vangelo e del mistero di salvezza a tutti gli uomini e donne di ogni tempo. Come Gesù è stato guidato e sostenuto dalla presenza dello Spirito, così i discepoli e la Chiesa intera, è garantita dalla presenza dello Spirito, del Paràclito, avvocato, difensore e consolatore e spirito di verità che procede dal Padre e guiderà la Chiesa verso la verità tutta intera. Gesù che aveva parlato dello Spirito disceso su di lui nel battesimo, lo aveva anche promesso, come dono, ai discepoli, in particolare come difesa nel tempo della persecuzione. Ecco che l’evangelista Giovanni riprende le parole di Gesù per confermare la Chiesa circa il dono dello Spirito, che garantisce il suo cammino nella storia e la sua testimonianza di fede. Noi, oggi, abbiamo la certezza di non essere lasciati soli, ma chiediamo che lo Spirito abiti la nostra mente e il nostro cuore, liberandoci dalle aure e dallo sconforto della vita. Gesù vorrebbe dirci ancora tante cose, ma rispetta e aspetta i nostri tempi di crescita e di maturazione. Invochiamo lo Spirito Santo, perché riaccenda in noi il desiderio di accogliere l’amore di Dio, e ci dia il coraggio di testimoniare la fede, tra le sfide di oggi, per essere coraggiosi e credibili. Lasciamoci invadere e bruciare dal fuoco dello Spirito Santo!
 
Fr Giuseppe Piga
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