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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 6 gennaio 2021

Vangelo di Matteo 2,1-12

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».  All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

IN VIAGGIO PER INCONTRARE IL MESSIA E SIGNORE
 
Celebriamo oggi la solennità dell’Epifania, ossia la manifestazione del mistero di Cristo a tutte le genti. Il vangelo odierno racconta l’avvenimento del viaggio dei magi verso Betlemme, e il loro cercare Il Re dei Giudei. Essi arrivano a domandare anche ad Erode, che non accetta la nascita di Gesù, che per sapere dove si trova il bambino, li invita a tornare da lui. Essi seguono la stella e giungono alla grotta dove “videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e l’adorarono”. I magi, giunti dal lontano oriente e riconoscono nel bambino il Signore e Salvatore, e consegnano i doni che hanno portato: oro, incenso e mirra. I magi, dopo aver fatto il lungo e faticoso viaggio, e dopo aver seguito la stella, finalmente trovano Colui che desideravano incontrare ed adorare. Attraverso i magi si realizza la manifestazione del Signore, alle genti, ai lontani, a quelli che non conoscono ancora il Signore. Il cammino dei magi può tranquillamente essere il cammino esemplare di tutti coloro che, lontani dalla fede, si mettono in viaggio, guidati dalla stella, e giungono a trovare il Signore e Messia, e conquistano la fede, ponendosi in adorazione. Per incontrare Gesù bisogna mettersi in viaggio e lasciarsi guidare dalla stella, che ne indica il cammino. Seguire la stella significa sapere di essere condotti da qualcuno, e soprattutto quando siamo nella sofferenza, solitudine e nel disagio, abbiamo bisogno di lasciarci guidare verso l’incontro con il Signore. La stella è segno e rimando
alla parola di Dio, ai sacramenti e alla Chiesa, che accompagnano il nostro cammino. Quando i magi scoprono e incontrano e adorano Gesù, non hanno più bisogno di ripercorrere vecchie strade, perché il loro cuore e la loro vita ormai è rinnovata. Anche noi, quando scopriamo l’identità di Gesù, siamo chiamati a fare strade nuove per raccontare ed annunziare ad altri, l’incontro fatto, perché anche altri popoli e altri fratelli possano conoscere, incontrare e adorare. Tutti gli uomini desiderano mettersi in cammino e cercare il bene, la felicità, la pace e tutto ciò che serve per la vita, e questo accomuna tutti i popoli e tutta l’umanità. Dobbiamo percorrere strade nuove nella ricerca del vero bene che è Dio, e in Lui, ritrovare il senso della
vita, della fede e dell’incontro con chi è afflitto, povero, in disagio e in ricerca di segni di speranza. Come i Magi, anche noi vogliamo percorrere il deserto del mondo e della storia, per scrutare l’orizzonte e sapere che troveremo sempre una stella che illumina il cammino della vita, della fede per ogni uomo. 

Fr Giuseppe Piga

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