it Italian
ar Arabiczh-TW Chinese (Traditional)en Englishfr Frenchit Italian
OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 10 gennaio 2021

Vangelo di Marco 1,7-11

In quel tempo, Giovanni predicava dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

CON GESÙ NELLE ACQUE DEL BATTESIMO
 
La festa del Battesimo di Gesù, chiude le celebrazioni e il tempo di natale, per ricondurci al tempo ordinario della liturgia. Mentre il natale è ancora dinanzi a noi, oggi, con un salto cronologico di tanti anni in avanti, ci viene presentato Gesù, uomo adulto, che riceve il battesimo da Giovanni il Battista, sulle rive del Giordano. La celebrazione del Natale, dell’Epifania e del Battesimo di Gesù si trovano profondamente unite perché sono manifestazioni del Signore. Vengono appunto collocate in tempi consequenziali, proprio per il loro carattere epifanico, rivelano la presenza del Signore nel mistero dell’Incarnazione, della manifestazione alle genti ed infine come Figlio di Dio. Il vangelo odierno presenta Giovanni il Battista che annuncia l’arrivo di colui che “è più forte di me” e che battezzerà in Spirito Santo. Nei giorni in cui Giovanni battezza, ecco giungere al fiume Giordano, Gesù, a ricevere il battesimo. La manifestazione si ha nel momento in cui si squarciano i cieli e si ode la voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”. L’evangelista Marco apre il suo vangelo presentando Gesù, che tra la folla, attende di ricevere il battesimo. Gesù, Verbo del Padre, fatto uomo per noi e per la nostra salvezza, inizia il suo percorso ponendosi accanto all’umanità afflitta e segnata dal peccato, che desidera ricevere il battesimo di conversione e la salvezza. Il vangelo riporta il momento della manifestazione divina di Gesù, rivelando la sua
vera identità: uomo e Dio. Gli avvenimenti che rivelano e manifestano il Signore, ci aiutano a comprendere che siamo chiamati a crescere nella fede, e a riconoscere il “bambino” nato per noi, come il Salvatore del mondo, che si manifesta e sempre si manifesterà nella nostra vita. Gesù continua a manifestarsi oggi, nella vita del mondo, della Chiesa, nei sacramenti, nella Parola, e nei fratelli più piccoli, poveri e indifesi. Anche noi, come i pastori, come i magi e come coloro che si recavano alle rive del Giordano, vogliamo incontrare il Signore, fissare lo sguardo su di Lui e portare con noi, nella vita, il mistero di quella presenza che cambia interiormente la nostra esistenza. Vogliamo riscoprire il battesimo ricevuto, e sentirci parte della Chiesa, e in essa sperimentare la forza dell’essere discepoli e testimoni di Cristo. Per ciascuno di noi, oggi è il giorno in cui possiamo riflettere sul nostro battesimo e chiedere che la nostra fede e il nostro vissuto divenga motivo
per coinvolgere altri nella vita della Chiesa, nella riscoperta del proprio battesimo, e nel servizio appassionato agli ultimi e a coloro che attendono segni concreti di salvezza.
 
Fr Giuseppe Piga
Condividi questo articolo