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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 3 gennaio 2021

Vangelo di Giovanni 1,1-14

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

IL VERBO DI DIO VIENE AD ABITARE IN MEZZO A NOI
 
La seconda domenica dopo il Natale ci offre l’opportunità di riflettere sul Prologo del vangelo di Giovanni. Il Cristo Gesù, nato a Betlemme, dalla Beata Vergine Maria, viene presentato come il “Verbo”, la Parola fatta carne, il Figlio di Dio. Il Verbo è presso Dio, il Verbo è Dio, ed è Colui che venne a porre la Sua dimora in mezzo a noi. Per mezzo del Verbo, tutto è stato fatto, e diviene luce che illumina ogni uomo. E se Giovanni il Battista è venuto a preparare la strada, il Verbo viene a salvare gli uomini. Il linguaggio dell’evangelista Giovanni, ci mostra ancora quel bambino, come Colui che, se accolto, ci dà il potere di diventare figli di Dio. Il Verbo si è fatto uomo, è venuto nella nostra umanità e ci chiede di riconoscerlo come la rivelazione di Dio. Passati i giorni in cui siamo avvinti dalla bellezza del bambinello e dall’aspetto emotivo nonché tradizionale, ora ci viene chiesto di riconoscere nel Cristo, l’uomo adulto, il Figlio, il Salvatore e redentore dell’uomo. Cristo si fa uomo, e darà tutto se stesso, per concedere all’uomo, di partecipare della sua vita divina. Per ciascuno di noi, Egli è la luce che illumina le nostre tenebre, che ci rende liberi e ci dà il coraggio della testimonianza. Quella Parola e quel Verbo creatore, entra in ciascuno di noi e ci ricrea interiormente e orienta il nostro cammino, rendendoci segno della presenza di Dio. Lui ci illumina e ci rende luce per illuminare con la fede, coloro che incontriamo nel nostro cammino. Nel passo odierno, del Prologo si parla di coloro che non Lo hanno riconosciuto, né accolto, e se noi lo accogliamo e ci apriamo al dono della grazia e della presenza di Dio, avremo la luce che illumina ogni situazione di buio e di oscurità. Se impariamo a riconoscere il Signore Gesù, come il Verbo, la luce, Lui renderà noi capaci di vincere le tenebre del mondo. Chiediamo al Signore la grazia di accoglierlo in noi, e di essere poi per coloro che incontriamo, luce e orientamento di vita. Per coloro che vivono nella povertà, nel dolore e nella fragilità dell’esistenza, possiamo essere segno di speranza. O Sapienza eterna, che ti sei fatta tu stessa bambino per venire ad abitare in mezzo a noi, vieni e rimani con noi! Vieni per vivere la nostra vita e rinnovarla con la tua grazia. Prendici alla
tua scuola, insegnaci l’alfabeto della vera conoscenza, mostraci la via e guidaci per mano fino alla meta del nostro cammino. Amen
 
Fr Giuseppe Piga
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