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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Il metodo Caritas: per animare

Con la nostra tappa sull’Animazione, concludiamo il percorso del Metodo Caritas. Ci siamo introdotti al Metodo, con la parabola del Buon Samaritano (Lc 10,25-37) e, come Caritas, abbiamo fatto nostre le azioni che la pagina evangelica ci ha suggerito: Ascoltare, Osservare, Discernere, per coinvolgere altri. Queste azioni o passaggi, sono indispensabili per coinvolgere la comunità cristiana e animare la testimonianza della carità. Il Metodo ci guida all’incontro, al dialogo, alla conoscenza e comprensione per attuare una scelta che guidi azioni concrete di coinvolgimento, per i Poveri, la Chiesa, il Territorio-Mondo: Ascoltare, Osservare, Discernere per Animare.

Per rilanciare il Metodo e l’animazione della comunità, ci è parso particolarmente significativo il brano evangelico di Matteo 10,1-12 : dalla chiamata all’animazione-testimonianza.

“Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì. Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto”.

 

Chiamati: «Non voi avete scelto me ma Io ho scelto voi e vi ho mandati…»
(Gv 15, 16)    
Dio apre il dialogo con noi, ci chiama liberamente e attende una risposta libera

Guarire: prendersi cura di ciascuno

Per nome: ci chiama personalmente così come siamo con la nostra identità, vita, storia… per la comunità

Inviati: l’invio è segno della fiducia e della responsabilità affidataci

Istruiti: al discepolo viene indicata una strada ed i criteri utili per raggiungere l’obiettivo (formazione)

A predicare: «raccontare» l’esperienza dell’incontro con Dio

In cammino: il «chiamato» si mette in cammino, fa strada, incontra, crea relazioni, condivide…ANIMA

Non procuratevi: l’unica sicurezza è la presenza di Dio e non le nostre sicurezze…

Entrate rimanete saluto: farsi prossimi, abitare, relazionarsi… ANIMARE LA COMUNITÀ

Se Animare, come sappiamo, significa vivificare, dar vita, promuovere, acquistare vivacità e movimento, per estensione vivacizzare, movimentare, allora possiamo declinare tale azione rispetto al mandato della Caritas nella Chiesa: Annunziare e comunicare il Vangelo.

L’animazione è un processo che si sviluppa attraverso azioni tra loro ben collegate e precisamente finalizzate. È il modo in cui si offre una proposta, si realizzano gli incontri, si promuove un servizio; si accompagnano le decisioni, si curano le relazioni.

Per animare è necessario:

la conoscenza della realtà.

Conoscere e chiamare le persone per nome, di riconoscerne i volti, di conoscerne le storie e conoscere la comunità

la condivisione delle esperienze.

Per animare non basta conoscere persone e comunità, ma è necessario vivere qualcosa con loro, e capire che solo dall’interno si può capire una comunità e pensarne i passaggi di animazione: portare singoli e comunità/gruppi a vedere, toccare, valutare e quindi a decidere – scegliere con piena consapevolezza, la costruzione e realizzazione del proprio modo di vivere il Vangelo.

Per la Caritas, organismo pastorale chiamato ad animare la testimonianza comunitaria della carità, l’animazione è pedagogia dei fatti. Il mandato è quello di aiutare la Chiesa a crescere nella capacità di comunicare il Vangelo, l’amore di Dio e la salvezza per l’uomo, attraverso la testimonianza, oltre che attraverso l’annuncio e la celebrazione.

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