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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 19 luglio

Commento al Vangelo di Matteo 13,24-43

RESI CAPACI DI FAR CRESCERE LA SPERANZA

Ci troviamo nel capitolo del Vangelo di Matteo dedicato al discorso parabolico, nel quale Gesù presenta il Regno di Dio attraverso le parabole legate al mondo della semina e del raccolto. Nella parabola di oggi assistiamo alla semina del campo, con il grano, ma al contempo, seminato, dal maligno, con la zizzania. I servitori del padrone si pongono alcune domande: come mai se è stato seminato il grano, cresce la zizzania? E inoltre perché non togliere subito la zizzania per lasciare crescere il grano? Sono due domande che rispecchiano i nostri interrogativi rispetto alla presenza del male e al perché non estirparlo subito. Gesù risponde e rivela la logica di Dio che vuole estendere il suo regno e attendere che il grano e la zizzania crescano insieme e poi giungere alla mietitura. Se Dio semina a piene mani il bene tra gli uomini, c’è sempre qualcuno che continua a seminare il male e rifiutare il dono del suo amore. Crediamo in un Dio paziente e ricco di misericordia, che sa aspettare i nostri passi di conversione. E’ difficile per tutti noi accettare la presenza del male e infine sapere che il bene e il male crescono insieme, perché vorremo estirpare subito il male che, purtroppo, esiste nel mondo come nel cuore di ogni uomo. IL nostro cammino di fede non può basarsi sul fatto che il male venga estirpato subito o perdere la fede perché c’è il male nel mondo, ma siamo chiamati a crescere ed operare laddove emerge il male, mettendo ogni energia per accogliere e testimoniare il bene seminato nei nostri cuori. Guardandoci intorno constatiamo la presenza del male, di cui non scandalizzarsi, ma credere che con la forza della preghiera e con la testimonianza della vita, diventiamo a nostra volta seminatori di bene nei nostri ambienti di vita e di lavoro. Ogni volta che sceglieremo di vivere secondo il Vangelo, come operatori di pace di giustizia, collaboriamo con il Signore alla crescita del suo regno, esattamente come ci viene descritto nelle successive due parabole: il granello di senape e il lievito. Difronte al male del mondo, al secolarismo e al negare la presenza di Dio o al mettere l’uomo e la tecnica e la scienza al posto di Dio, noi credenti siamo il lievito che fermenta la pasta. Il Vangelo che ascoltiamo generi in noi il desiderio, la forza e il coraggio di essere annunziatori di bene e capaci di testimoniare la carità in ogni situazione di sofferenza e di ingiustizia.

Fr. Giuseppe Piga

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