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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Commento vangelo 21 giugno

IL CORAGGIO DELLA TESTIMONIANZA

Commento al Vangelo di Matteo 10,26-33

Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che invia i suoi discepoli in missione e offre loro alcune importanti raccomandazioni, non solo su luoghi e stile, ma indicando come comportarsi in mezzo alle persecuzioni a cui il discepolo va incontro nella sua missione Se Gesù ha incontrato l’incredulità, l’oltraggio, la persecuzione e la morte, anche il suo discepolo deve essere sempre pronto a vivere queste dimensioni della vita, e portare avanti con coraggio il suo cammino. E’ inevitabile che il discepolo incontri persecuzioni, ma non deve venire meno al dovere dell’annunzio del Vangelo. L’annuncio del Vangelo chiede a ciascuno di fare verità nel profondo di se stesso. Per dire, raccontare, testimoniare la “Lieta notizia” è necessario avere il coraggio necessario, senza temere chi vuole impedirlo o fare del male: “non temete gli uomini”. Il cammino del discepolo è molto concreto, fatto di passi reali e di ostacoli da chiamare per nome, e di fronte ai quali fare un serio discernimento. Dunque il cristiano non vive di paura, ma neppure di buonismo, ma è reso capace di accogliere interiormente la Parola di salvezza e di trasformarla in gesti concreti di testimonianza.Il martirio è la forma di testimonianza più alta che ci sia, ed essa dice l’amore di Dio per noi ma anche il nostro amore per Dio, che diventa donazione totale di se sino alla morte. L’obiettivo e la missione del discepolo è far giungere a tutti il messaggio del Vangelo, senza eccezione. Tutti, in qualsiasi situazione, devono ricevere la Parola di salvezza che illumina e trasforma la vita.Gesù dice anche a noi “non temete”! Spesso abbiamo paura di dire che siamo cristiani, di pregare in luoghi pubblici, di dire il nostro pensiero su questioni importanti. Altre volte ci pare meglio accettare passivamente quanto il mondo propone o propina senza schierarci in difesa dei valori o addirittura in difesa dell’uomo e della sua vera dignità, rendendo sempre più debole la Parola del Vangelo. Altra paura è lo schierarsi in favore e difesa dei poveri, lottando, nel nome di Gesù, contro ogni sfruttamento e ingiustizia sociale. La nostra vita da credenti è come il lievito nella pasta: chiamati a non venir meno alla chiamata e missione che il Signore ci affida, e che nutriamo con l’Ascolto e i Sacramenti, ma poi testimoniamo nel quotidiano e nella difesa dell’uomo e dei poveri. Il coraggio della fede diventi coraggio dell’annunzio e della testimonianza della carità.

Fr. Giuseppe Piga

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