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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Progetto rete

Che cosa è:

Il Progetto Rete Nazionale Centri di Ascolto (CdA) e Osservatori povertà e Risorse (OPR), denominato in breve Progetto Rete, è stato promosso da Caritas Italiana nel 2003 al fine di:
valorizzare la rete di rilevazione del disagio costruita dalle diverse Caritas Diocesane. Unificando il lavoro dei CdA (raccolta dati) e quello degli OPR (elaborazione dati) si attua un lavoro congiunto: la realizzazione di Dossier/Report.
Attraverso ciò che è stato ascoltato ed osservato si cura la ricaduta pastorale nella comunità ecclesiale e civile. Questo permette di elaborare proposte innovative ed evolutive per le politiche sociali da realizzarsi nel territorio, e individuare azioni adeguate e sostenibili per promuovere forme di responsabilità e impegno diffuse e progressive.
Questo lavoro di discernimento consolida il significato di animazione e promozione della Carità nelle comunità Parrocchiali, offrendo linee di lavoro nuove al Laboratorio promozione Caritas.

Obiettivi iniziali

• Realizzare un sistema di rilevazione che consentisse di seguire l’evoluzione della povertà sul territorio nazionale, utilizzando metodologie, codici e strumenti comuni, attraverso la progressiva messa in rete dei Centri di Ascolto e degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse presenti nelle diocesi italiane
• Produrre dossier/rapporti regionali sulla povertà
• Sostenere e rafforzarela rete dei Centri di ascolto e degli Osservatori delle Povertà e delle risorse

Avviamento progetto:

4 aprile 2003: inizio sperimentazione (annuale) del progetto “Rete nazionale Centri di Ascolto (CdA) e Osservatori delle Povertà e delle Risorse(OPR)”

Principali caratteristiche della sperimentazione

• Rilevare i dati anagrafici e i bisogni delle persone transitate in un CdA diocesano,le richieste formulate e gli interventi effettuati

• Fornire trimestralmente i dati alla Caritas Italiana, sulla base di un protocollo di lavoro sottoscritto dal direttore della Caritas diocesana

• Realizzare dossier regionali sulla povertà, con i dati rilevati nei CdA, con dati sulla rete dei servizi e sulle politiche in atto nei rispettivi contesti territoriali, con una valutazione pastorale complessiva

La seconda fase della sperimentazione (ottobre 2003 – giugno 2004)

• 3 rilevazioni trimestrali, a partire da ottobre 2003

• Aggiunta di alcune variabili anagrafiche (dimora abituale, coniuge/partner convivente, figli conviventi)

• Produzione dei dossier regionali

Il progetto oggi (relativo al 2011)

• Rilevazioni sistemati che e ininterrotte dei dati, oramai da alcuni anni

• Aggiunta di alcune variabili e prossima adozione del software “Ospoweb”

• Produzione sistematica dei dossier/rapporti regionali in diverse Regioni italiane

• Inclusione dei dati dei CdA, da diversi anni, nel Rapporto Caritas/Zancan su povertà ed esclusione sociale in Italia

• Ampliamento della Rete dei CdA (circa 6.000) in tutta Italia

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