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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Un calcio all’indifferenza

Torneo calcio a cinque a cui partecipa anche una squadra Caritas.

Sport ed inclusione

«Un gol oltre l’indifferenza» è la nuova iniziativa diocesana che ha preso avvio grazie al lavoro condiviso di tre uffici pastorali: si tratta di un torneo di calcio a 5 per parrocchie e gruppi giovanili, iniziativa pensata e sviluppata, appunto,dal servizio diocesano per la pastorale giovanile coadiuvato dal centro diocesano vocazioni e dal settore giovani di Azione cattolica.L’idea, prima ancora di qualificarsi come un momento prettamente agonistico, rappresenta per i partecipanti un’occasione per conoscersi e fraternizzare,trovando nella disciplina del calcio una grande possibilità per concretizzare questo spirito di amicizia. È un’occasione importante,da non perdere, ben sapendo quanto lo sport in sé possa offrire nella crescita e nella formazione dei giovani.Significativo in questo contesto è il tema che sta accompagnando il percorso che i giovani della diocesi di Sassari stanno vivendo fin dal primo appuntamento della Quaresima: «Oltre l’indifferenza»,tema che interessa il mondo giovanile e quello dello sport, in particolare,nella peculiare accezione del sapersi parte di una squadra,con un unico obiettivo che spinge a non isolarsi o a isolare, quanto a muoversi insieme allontanando ciò che divide. Si è puntato a un torneo in piena regola, patrocinato e promosso dal Csi (Centro sportivo italiano) che si occupa non soltanto di organizzare in ogni sua forma l’evento, dal calendario alla definizione delle partite, ma anche di fornire arbitri qualificati che permettano lo svolgimento degli incontri nel pieno rispetto delle direttive.Questi i requisiti richiesti ai partecipanti: un’età compresa tra i 16 e i 35 anni; la possibilità di avere squadre miste, dove possano giocare insieme sia ragazzi che ragazze; la capacità di stare dentro un regolamento, nel rispetto delle regole calcistiche e, prima ancora, della società. Il primo appuntamento,con il calcio di inizio simbolico da parte del nostro Vescovo, è stato lunedì 6 maggio,nei campi della parrocchia di San Paolo, a Sassari, luogo abituale in cui si svolgeranno tutte le partite del torneo.Da quel momento, fino alla finale del 20 maggio, due gironi di 4 squadre (Agesci A, Agesci B, Sacra Famiglia, Cristo Redentore, Latte Dolce, San Giuseppe, San Matteo Chiaramonti, Caritas) si affronteranno fino a contendersi il titolo di vincitrice del torneo. Che sia un’occasione unica e non rara per crescere insieme come Chiesa che cammina su un’unica direzione e verso un unico obiettivo.

Tratto da articolo Libertà, n. 17

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