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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Conclusi lo scorso 31 luglio e lo scorso 31 agosto la seconda annualità dei Progetti "Accoglienza e accompagnamento" e "formazione e condivisione"

Progetto Centro diurno

Tre operatori, una ventina di volontari e le suore Figlie delle carità si sono sono prodigati anche quest’anno per portare avanti un servizio unico presente in città, e che consente alle persone in stato di bisogno di avere una struttura di riferimento dove passare le ore diurne.

Aperto dal lunedì al venerdì permette ad oltre trenta persone al giorno (media giornaliera) di potersi lavare e pulirsi i vestiti (presenza di docce e lavatrici), passare il tempo a parlare con i volontari disponibili anche all’accompagnamento, in particolare per coloro che hanno necessità di una casa o devono fare un percorso legato alle dipendenze.

La quotidianità dell’accoglienza si traduce in concreti momenti di relazione, di amicizia, conoscenza e fiducia che attivano un buon accompagnamento, fondamentale per aiutare coloro che da soli non sono in grado di raggiungere l’autonomia.

Da quest’anno è stata ulteriormente più partecipata la presenza di laici e del parroco di S. Vincenzo (Parrocchia del quartiere dove è presente il Centro Diurno), sia nella promozione del servizio che dell’animazione attraverso anche la nascita di appositi Laboratori (chitarra, cucina).

Progetto Area immigrazione

Con il Progetto “Formazione e condivisione” si è riusciti a far frequentare la scuola di lingua italiana e corsi professionalizzanti a 27 ragazzi, alcuni di loro sono già riusciti ad inserirsi nel mondo del lavoro, altri 5 sono riusciti ad iscriversi all’Università e verranno seguiti nel loro percorso. Il progetto non era rivolto solo ai migranti, ma al territorio, alle parrocchie, perché è necessario organizzarci e affrontare questa prova che ci viene data con l’immigrazione, dobbiamo imparare tutti ad accogliere, proteggere, integrare. Attraverso la conoscenza diretta, anche attraverso il gioco, nascono amicizie e solidarietà e si risponde a un bisogno profondo dei giovani, che è quello dell’incontro, della socializzazione, delle attività sportive.

La parrocchia del Sacro Cuore ha offerto ospitalità nell’oratorio per le “Olimpiadi del Cuore”, soprattutto con le partite di pallavolo; le parrocchie di Cristo Redentore e quella di San Pietro in Ploaghe hanno accolto i ragazzi, aiutandoli nello studio; la comunità parrocchiale di San Vincenzo ha concesso i suoi locali per le attività del Circo in parrocchia, realizzato con i ragazzi dell’Ufficio animazione, quelli de servizio civile Caritas e gli animatori del progetto Policoro.

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