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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Inaugurato il primo giugno il nuovo servizio della Caritas diocesana.

A Sassari oggi non esiste un luogo dove le persone senza fissa dimora possano “ripararsi” durante la giornata, evitando così di sostare in posti di fortuna spesso ricavati in periferie degradate con alta concentrazione dei vari disagi sociali o in bar e circoli privati in cui alcool e gioco d’azzardo la fanno da padrone.La Caritas diocesana da tempo pensa ad un progetto concreto che risponda alle esigenze delle persone “sbandate”, denunciando allo stesso tempo alle istituzioni, le situazioni di grave disagio presenti in città alle quali è urgente dare risposte di accoglienza. È così che in una rete di collaborazioni si evolverà nell’accoglienza diurna il servizio di accompagnamento offerto dall’Ostello maschile di via Galilei.

Tutto si è reso possibile dal momento in cui le suore Figlie della Carità hanno messo a disposizione della Caritas i locali di via Principessa Maria all’interno dei quali (opportunamente adeguati già dai primi di febbraio) sarà possibile offrire spazi per l’ascolto, assistenza sanitaria e medicazioni semplici, lavanderia e docce.

Il servizio aprirà dalle 8,30 alle 11,30 (dalle 12 è aperta la mensa di via Rolando) e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30 (ora di apertura dell’Ostello). ed è gestito da un’équipe formata da alcuni volontari della Caritas già impegnati nel progetto accompagnamento e nel Centro di Ascolto diocesano (compresa la psicologa), tre suore Figlie della Carità infermiere professioniste, dal professionista messo a disposizione dall’ASL, dal rappresentante della parrocchia di San Vincenzo nel cui territorio ricade la casa di accoglienza. Ad essa si affiancheranno nelle attività specifiche alcune associazioni ecclesiali come Azione Cattolica e Scout oltre agli studenti coinvolti nelle attività dell’Ufficio Animazione della Caritas diocesana.

Il progetto cofinanziato dalla Caritas Italiana con i fondi dell’8xmille, anche sulla base dell’esperienza maturata in questi anni dai volontari dell’Ostello maschile, ha come fine primario quello di creare relazione partendo dall’ascolto: il contatto giornaliero e continuativo, la "vicinanza" facilitata dai nuovi ambienti, i momenti di socializzazione ( giochi di società, partita in tv ecc.) favoriranno la conoscenza personale, l’amicizia e la creazione di un clima familiare.Considerata la fascia oraria che il servizio occupa, una parallela azione di sensibilizzazione e formazione verrà intrapresa verso quelle persone che potrebbero disporre del tempo libero come volontari (casalinghe, pensionati, senza lavoro ecc.) coinvolgendo le parrocchie e le associazioni di volontariato presenti nel territorio. Tuttavia rimangono ancora ben lontano dall’essere avviate da parte degli Enti pubblici soluzioni e politiche di contenimento del fenomeno, anche per le scarse risorse a disposizione. La Caritas, ad esempio, da molto tempo si è offerta di collaborare con il Comune per portare avanti il progetto “Housing first” finanziato con fondi strutturali europei, ottenendo però solo una generica manifestazione di interesse.

Con il progetto di accoglienza diurna si dà una prima risposta alle sollecitazioni emerse dal documento allegato al Dossier su risorse e povertà del 2014, curato dalla Caritas, nel quale si evidenziavano urgenze e criticità legate alle persone senza fissa dimora. L’anno del Giubileo della Misericordia ripropone la necessità di interrogarsi sul prossimo che vive nelle periferie esistenziali della nostra città ed è in questo contesto che si inserisce l’iniziativa della Caritas che avrà come protagonisti i diretti interessati.

Articolo La nuova Sardegna

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