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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Reportage de La Stampa riguardo chi finisce a vivere in strada. In particolare s’incontrano persone che hanno passato una notte al dormitorio del Gruppo Abele di via Pacini.

Punti sviluppati

• Prima di perdere tutto (la strada verso la strada)
• Il primo giorno in strada (senza punti di partenza)
• Dividi con gli altri il poco che hai (tieni un biscotto da parte)
• Non è bene tutto quello che finisce bene (quanto vale una stanza)
• Trovare un tetto (come mi sono salvato)
• Riempire la pancia (non rubare)
• Restare puniti (non vendersi l’anima)
• Sconfiggere la noia (la noia)
• A chi chiedere aiuto (i nuovi volti)

Il nostro paese vive una condizione di impoverimento senza precedenti. I dati più asettici dell’ISTAT ci informano che, nel 2012, 9 milioni e 563mila persone pari al 15,8% della popolazione sono in condizione di povertà relativa, con una disponibilità di 506 euro mensili.
In condizione di povertà assoluta si trovano invece 4 milioni 814mila persone. Ma dietro i numeri ci sono le persone. E dietro le persone loro: gli operatori.

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