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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Riconoscimento diritti di cittadinanza

Dal Social Forum Mondiale di Tunisi parte la campagna “L’Europa sono anch’io” per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza.Questa mobilitazione nasce dall’esigenza di rimettere al centro i diritti attraverso una mobilitazione politica e culturale che ponga al centro il coinvolgimento della società civile tramite reti associative che vadano a coinvolgere il territorio in tutti i paesi del vecchio continente.

Tra il 2011 e il 2012 la campagna “L’Italia sono anch’io” ha visto nascere centinai di comitati che si sono attivati per raccogliere le firme necessarie per le proposte di legge popolare per il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati e per allargare il diritto di voto ai migranti. Da questa fortunata esperienza tre grandi organizzazioni Arci, Cgil e Caritas che fanno parte del comitato promotore hanno sentito l’esigenza di allargare la campagna a livello europeo. L’obbiettivo è principalmente politico e culturale, ed è volto a porre l’attenzione della popolazione sul diritto di voto per i migranti, una legislazione omogenea sulla cittadinanza e la ratifica della convenzione Onu sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.

Ce ne hanno parlato durante il Forum Sociale Mondiale i responsabili immigrazione delle tre organizzazioni. Dopo un’introduzione che mette in rilievo i temi della campagna fatta da Oliviero Forti, responsabile immigrazione Caritas Italiana, Soldini della CGIL fa una breve analisi della situazione in Europa. Ed è ben triste costatare che malgrado i cittadini migranti presenti nel vecchio continente siano 32 milioni, e qui risiedono, lavorano e hanno relazioni sociali, ad oggi non hanno diritto di voto. Anzi negli ultimi anni si è assistito ad un lungo processo di restrizioni dei diritti e delle garanzie dei migranti che hanno contribuito a rafforzare, invece che combattere, diffidenze e razzismi. Partendo quindi della situazione attuale “L’Europa sono anch’io” vuole essere prima di tutto una campagna che va a incidere a livello culturale e politico ponendo l’attenzione sui diritti.

Miraglia, responsabile immigrazione Arci, sintetizza in quattro punti i passi da compiere per andare in questa direzione. La campagna deve coinvolgere il maggior numero di reti ed associazioni in Europa: la coalizione vuole essere la più amplia possibile. Porre al centro il protagonismo della società civile: le persone devono essere coinvolte direttamente. Il coinvolgimento del territorio: la campagna si baserà sul coinvolgimento di comitati territoriali essendo questo il luogo fondamentale per il confronto e il dialogo sul tema dei diritti. Si deve agire immediatamente e approfittare delle prossime elezioni europee per riuscire a creare un dialogo sia con le istituzioni che con la popolazione europea.

Alla presentazione della campagna la sala è piena e molti dei partecipanti hanno condiviso sia l’analisi che gli obbiettivi. Molti si sono alzati per intervenire e dare da subito la propria adesione. I fogli circolano tra i banchi e molti lasciano i propri recapiti, aspettando così una mail, un comunicato, un segno per attivarsi. Si giolivo inizio ben conduce…

Fonte: www.voicesfromtunis.org

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