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OLTRE L’OSTACOLO
In Italia si contano oltre 1 milione di poveri assoluti in più rispetto al prepandemia, arrivando al valore record di persone in stato di povertà assoluta, 5,6 milioni (pari a 2 milioni di nuclei familiari).
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%), anche se la crescita più ampia, registrata da un anno all’altro, si colloca nelle regioni del Nord (dal 5,8% al 7,6%).

Dal Rapporto povertà 2021

Cos’è la Caritas parrocchiale?

La Caritas parrocchiale è l’organo pastorale che la comunità parrocchiale si dà per essere aiutata a vivere il precetto evangelico dell’amore…
…è come l’udito che aiuta a percepire le voci di dio nella storia della sofferenza umana,
…è come l’occhio che aiuta ad accorgersi dei fratelli specialmente dei più poveri ed emarginati.
E’ detta anche “commissione pastorale della carità” per sottolineare lo stretto legame che la unisce al Consiglio Pastorale parrocchiale di cui può essere parte integrante.
E’ meglio non definirla mai usando la parola “gruppo” evitando, così, di confonderla con un gruppo caritativo.

Infatti:
– i gruppi operano primariamente a servizio diretto di persone in difficoltà (malati, diversamente abili, carcerati, ecc.) e si sforzano di accoglierle, servirle, valorizzarle, ecc.
– La Caritas parrocchiale opera primariamente a servizio della comunità per promuovere il senso e la pratica della carità: è impegnata a far conoscere a tutta la comunità i bisogni, a proporre occasioni di impegno, a suscitare generosità, a far diventare le sofferenze di alcuni problema di tutti.

La Caritas parrocchiale, quindi, non nasce in concorrenza con i gruppi di impegno già esistenti semmai, oltre a suscitarne di nuovi, li aiuta a superare gli isolamenti e a formare comunione tra loro.

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